domenica 24 agosto 2014




Beata quella curiosità,
quella sana e vera,
di andare oltre,
di non credere
all'impossibile,
di non subire
le ingiustizie,
anche correndo il rischio
di sembrare ridicoli,
quella curiosità
che ti fa vedere il sole
dove il sole non c'è,
una porta aperta
dove invece è chiusa,
quella curiosità che ti spinge
a vivere più di altri,
quella voglia di combattere,
anche attraverso le emozioni
emozionando gli altri,
quella penna che scorre per tutto,
dove sempre il cuore detta,
che non si ferma davanti a nulla,
perché quando scrivi è l'attimo,
dopo sarebbe diverso,
dopo non sarebbe più lo stesso,
non la stessa foga,
non quel battito che come inchiostro
lascia il segno su di un foglio bianco,
che sia una lacrima, un nodo in gola,
una gioia intensa, un'alba od un tramonto,
un torto subito o una delusione,
freme l'anima,
trema la la penna,
ma dopo che avrai scritto
ti sentirai meglio.
Liberati dal "dopo",
il "dopo" potrebbe essere troppo tardi,
il "dopo potrebbe non servire",
il "dopo" è qualcosa che rimandi all'infinito
ed anche se tutti dovessero dirti che è sbagliato,
se tu lo senti dentro,
fallo adesso ...

Cinzia Dipace


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