domenica 7 settembre 2014



Siate voi stessi,
in ogni luogo e situazione,
incontrerete volti ed emozioni vere.
L'amicizia di circostanza
o quella di convenienza
non arricchisce nessuno,
siate amici con il cuore in mano,
amatevi, ma mai per compensare,
per riempire vuoti, per abitudine,
trascinando storie che non hanno
più nulla da dare,
dite quel che sentite alle persone,
c'è bisogno di contatto,
di piccoli gesti improvvisi,
di quelle piccole attenzioni,
abbracci, carezze o semplicemente
tenere la mano di una persona
che vi sta a cuore,
l'egoismo inaridisce
solo chi lo nutre,
i muri e le porte chiuse,
forse si, non faranno entrare
le cose negative,
ma se ci pensate neanche quelle positive,
siate come piume nelle vite degli altri,
le anime altrui vanno sfiorate,
non possedute,
siate come una carezza,
quella del mattino e della sera,
"siate", perché in fondo,
ad "apparire" son capaci tutti ...

Cinzia Dipace







"........il dolore che all'inizio sembrava un macigno caduto addosso all'improvviso, con il tempo, non si era dileguato, ma era cambiata la sua consistenza, era divenuto più leggero, il suo peso era mutato, era diventato proprio come un sassolino che porti in tasca, lo senti che è lì, non ti dà fastidio, non interferisce con la tua vita, ma quando ogni tanto, frugando nelle tasche lo senti, capisci che sarà il tuo compagno fedele per tutta la tua esistenza". 
(Angela Nardelli - Riflessioni e raccolte - 12 Agosto 2012).







Mi proverà a dormire
Mi proverò a cullarmi
Mi proverò a narrarmi
Una fiaba che mi quieti.
Sono la dolce madre
Dell’anima mia.

Marcellina Ruocco




Eccola, di nuovo l’ultima adesione
ambigua di una stagione
così assurda!

Si è alzata
a colloquio con la morte 
incorniciata come sempre
nel basso confine,

-nessuno sa che ho aggiunto un altro
ninnolo da collezione-

forse il risultato migliore
dell’ennesima spallata 
ai fiordalisi dal sorriso triste.

Quanti pensieri chiusi
dal cavo delle mani!

Incastrati tra i sassi
che ti inciampano ed insultano 
le falde dei sogni piu'
infantili!

-dovrei laccare le unghie
ogni volta che si scheggia 
il colore d’ordinanza-

Qualcuno ,con tenerezza,
può spegnere 
con una nube bianca
l’amarezza di qualche lacrima
caduta ?

Cadono, cadono le foglie
e per loro il mio scheletro di disprezzo!

-Avrò un sorriso di neve
per la prossima volta-

painting f.d.



Francesca Dono


S'alza il vento
freme il prato,l'erba,i fiori...
e il mare
che poco fà era
dolcemente calmo.
Ora si increspa 
sempre più e
cresce fragoroso.
Anche le nubi
velocemente 
coprono il cielo...
e ora piove,piove
piove a dirotto.
E io corro a ripararmi
e rubo al mare una stella,
solo una piccola stella marina
che si era addormentata sulla sabbia.


Atroce non è lo scudiscio
che sferza la schiena
negli attimi di dolore;
o la morte
che appanna gli occhi
e condensa in lacrime,
che strugge gli animi
e scortica i cuori.

Atroce non è la lama
che lenta squarta
il nostro ventre
nell'ira
o nella più profonda
delusione d'amore.

Atroce è l'apatico
stanco e pedante respiro
che accompagna
ogni quotidiano passo
ad insozzare  d'oltraggio
la vita.



Chirio
Appunti
Dal mare ho preso
i miei giorni di sale
e dal sole ho preso
un suo raggio di vita.

Dalla mia terra
ho il quotidiano
dove nascono 
anche rose con le spine.

Rette perfette
disegnate tra i colori del cielo
mi fanno pensare
a guerre lontane.

L’estate è finita
o mai nata
si fa sentire con dolori
alle mie membra.

Rimbombano echi 
nei capannoni vuoti
parole bagnate da lacrime
scese sulle labbra di persone deluse.

Sono appunti scritti
sulla sabbia 
in un mattino di sole
sperando che nessun’onda
le possa mai cancellare.

elvio angeletti
diritti © riservati
05-08-2014








Umberto Coro



Sembrano soltanto briciole
gettate distrattamente a terra,
sembrano ricordi
ma sono speranze
sprazzi di luce con cui nutrire l'anima
brividi visibili sulla pelle
e sul cuore.
Sembrano soltanto briciole,
ma sono le tracce lasciate
per poter tornare alla mia riva.

~Sara Giorgerini



Seduto sul pontile 

Ho scoperto una cosa 
mentre guardavo il mare, 
non lo vedevi con il mio stesso cuore, 
era come se vedessimo 
e vivessimo attimi diversi.

Seduto sul pontile, 
la luce della mia infanzia
ricerca tra i delfini 
la gioia di sorridere,
perché il nostro lavoro 
è stare con armonia 
nel vento che ci accompagna.

Ed è quello stupore, 
fantasia, voglia di vivere, 
quella che emani dentro e fuori di te, 
che non vuoi perdere 
e con cui vorresti contagiare il mondo 
che è incatenato a leggi mai scritte,
mai lette, lasciate sole 
all’ angolo della via, 
nella speranza che un giorno 
il tempo possa essere utile 
e dipingo con le mani 
le ombre sui nostri muri

Per questo ora 
ho le dita sporche e sorrido, 
ho mischiato i colori, le tinte, 
ho giocato con loro, 
perché anche le ombre 
hanno un'anima e sanno di arcobaleno 

30 08 14
di Cinzia Dipace e Massimo Pistoja 
Fotografia di Nicola Pistoia
"il mare della Toscana"