mercoledì 2 luglio 2014



Era li,
con il suo vestito migliore,
aspettava in una stazione di periferia,
un treno che non passa spesso,
quello delle emozioni,
l'orologio batteva le sue ore,
scandiva i secondi,
non importava la destinazione,
voleva ripartire per un lungo viaggio,
non ha mai smesso di viversi
e su ogni treno incontrava
così tanta gente,
raccoglieva le loro storie,
lasciava la sua,
si arricchiva ogni volta,
qualcuno scendeva,
qualcuno saliva,
alcune lasciavano il segno,
altre non lasciavano nulla,
ma leggeva le anime
e si lasciava leggere ...

Cinzia Dipace


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